28/03/11

28/03: mi faccio un regalo virtuale

Oggi è il mio compleanno e appena alzato mi sono detto che sarebbe stato bello pensare fortemente a un regalo e magicamente ottenerlo. La realtà, però,  in casi come questi si rivela spietata: desiderare non basta e tutto resta immutabilmente invariato.
Ma il sogno resta.
Che faccio?
Mi viene un'idea.
Mi metto al computer, apro la home page di Google e digito "sidecar", perdo un po' di tempo nella ricerca (sì, perché il regalo sarà pure virtuale, ma almeno penso di meritare un'immagine bella e di qualità), Google fa il suo dovere e appaiono rapidamente diverse foto, metto l'opzione "grandi", faccio una selezione crudele, e alla fine raccolgo ciò che mi soddisfa, metto tutto insieme e... guardate!
Il regalo che mi faccio è un sidecar Ural di fabbricazione russa nella versione che si chiama "retro", è nera, piena di cromature e la moto è in stile "custom" , così tradizionale che ha la forza di non tramontare mai. La prima cosa che penso è come staremmo bene io e Maria a scarrozzare con questo veicolo un po' originale...
E guardandola ancora, insisto facendo leva sulla mia immaginazione e senza troppe difficoltà sembra quasi che il sidecar mi sia realmente davanti,  sento le dita che accarezzano  la superficie levigata, lucida e fredda, sento l'odore tipico delle moto dosato di benzina, olio e cuoio, sento quasi anche  le vibrazioni e il rumore del motore che borbotta al minimo.
Sì, lo so che alla fine tutta questa roba è virtuale, ma che gioia per gli occhi!
Non ditemi che non vi è mai successo di provare sensazioni simili davanti alla foto di un gran bel desiderio?
Ma poi il mondo della pubblicità non fa leva proprio sulle sensazioni che, un qualsiasi prodotto o oggetto, presentati nel modo più desiderabile possibile, suscitano in chi guarda?
Penso di sì... e se così fan tutti e non è poi così bizzarro, mi tranquillizzo e...scusate,  continuo a sognare.
Termino con gli auguri a me stesso e a tutti coloro che, nati il 28 marzo, si sentono immensamente sognatori e immensamente testardi tanto che, se il desiderio di qualcosa ti resta dentro, forse un giorno arriverà.

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