Il gioco sta nel comporre e unire tutti i componenti della propria famiglia e lo slogan, che è la vera trovata dell'operazione, recita così: MINHA FAMÍLIA FELIZ.
E' tutto molto semplice, dai disegni al messaggio che si vuole condividere con gli altri, ma è anche un gioco, perché si possono scegliere, fra una discreta varietà di soggetti, i nostri Avatar ideali, pronti a essere uniti e appiccicati vicini e nell’ordine che più ci piace.
Ma dov'è il segreto di questo piccolo successo?
Provo a immaginare così:
1 - IL GIOCO - è sempre invitante partecipare a un gioco e che qui oltretutto relaziona una quantità infinita di partecipanti e poi, ti fa esibire il risultato come fosse il tuo trionfo;
2 - IL SEGNO O DISEGNO - sintetico, quasi elementare diventa accessibile a ogni gusto, mente, esigenza, età;


Quindi torniamo ai nostri divertenti adesivi e ai messaggi che si completano attraverso l'utilizzo della parola "felice". Ci accontentiamo anche di un attimo di felicità e ciascuno di noi la intepreta come più gli piace. Dire agli altri che si è felici è già abbastanza!
E allora, dalla pura e semplice voglia di esibire il nostro nucleo familiare felice alla volontà di ribadire per protesta, per rivalsa o solo per ironia che siamo atipici (vedi famiglie separate con madri o padri coraggiosi, convivenze gay maschili o femminili, ragazze o ragazzi con più di un partner, suocere fuori o suocere dentro e poi ecc. ecc.).
Insomma il tutto esibito racconta di noi simbolicamente e sinteticamente a poco prezzo, con grande risonanza, e a scapito di una privacy che a volte rivendichiamo con forza, per gridare forte a tutti chi siamo quanti siamo e quanto siamo felici nel nostro essere normali, incazzati, orgogliosi, creativi, rari o strani.
Bentrovati "adesivos da minha famìlia feliz", nuovi graffiti metropolitani!
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