03/04/11

Bello e suggestivo, non c'è difesa

Si sono spesi fiumi di parole sul significato di bello. Cos'è bello e cosa scatena in noi l'attenzione sugli oggetti fino a farci dire che sono belli?
Come già detto da molti e dopo che molte parole sono state scritte sull'argomento, si evince che alcuni dei meccanismi "scatenanti" si associano semplicemente al nostro essere, alle nostre abitudini e a risolvere soprattutto le nostre necessità con strumenti semplici da usare.
Per tentare di dare una parziale visione, ecco un esempio che si sviluppa attraverso queste immagini e da dove emergono alcuni fra i meccanismi che ci aiutano e condizionano verso  ciò che definiamo bello.
La prima immagine in alto mette insieme tre cose: una casa, un carro, un'automobile.
Analizziamo per un attimo gli elementi:
1- la casa o le case, sono state ciò che più marcatamente hanno contraddistinto l'evoluzione dell'uomo, un posto dove sentirsi sicuri e protetti, costruite dove volevamo noi, scavate nella roccia, sollevate su palafitte, di paglia, di legno, di mattoni, d'acciaio e ci facevano stare talmente a nostro agio che non potevamo non definirle belle, perché ci regalavano e ci regalano l'armonia con noi stessi;
2- il carro, risolto il problema della sicurezza e della protezione, c'era da risolvere il problema della mobilità senza che ci si stancasse troppo e senza perdere i presupposti del nostro star bene. L'idea è stata quella di immaginare una casa più piccola, ma con le ruote e per la propulsione abbiamo fatto tirare il tutto da un robusto animale: il cavallo (ma anche da buoi, renne, cani, elefanti ecc...);
3- l'auto, dopo la mobilità abbiamo sentito la necessità di accorciare le distanze con la velocità e allora abbiamo fatto delle alchimie di meccanica e di chimica per dare più forza e resistenza ai nostri carri e quella potenza la chiamiamo in Italia, Spagna e Portogallo CV (cavallo vapore, caballo de vapor, cavalo de vapor), in Germania PS (Pferdestärke, "forza del cavallo), nei Paesi Bassi PK (paardenkracht, "forza del cavallo"), in Francia CH chevaux, "cavalli" sottointeso "vapore" perché CV in Francia indica la potenza fiscale), in Russia ЛС (лошадиная сила, "forza del cavallo"), ma la definizione più universale è quella della Gran Bretagna HP il cavallo vapore britannico (horsepower).
Stabilito che abbiamo messo davanti a una casa con le ruote una forza che in tutto il mondo chiamiamo "cavallo", ci siamo impegnati a rendere il tutto più gradevole alla nostra vista. A questo punto (e analizzando l'insieme delle immagini successive e allegate a questo post) non c'è bisogno aggiungere altro, salvo che,  si può anche dire che il bello viene da ciò che inquadriamo come parte ispirata alla tradizione del nostro vivere: un cubo rettangolare (casa) con le ruote, poi che se vogliamo immaginare più potenza e i poveri bio-cavalli sono passati di moda, non ci resta che allungare la parte anteriore per far immaginare che dentro ci siano un'infinità di quadrupedi pronti a correre come forsennati, infine, cosa dire di ciò che suscitano proprio queste carrozzerie e la loro esagerata prominenza anteriore se non un lampante riferimento a una virilità tutta dei maschietti...
Comodità, sicurezza, potenza, armonia visiva e psichica, chi rifiuterebbe di accettare il bello in questa combinazione di suggestioni?  Nessuno!

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