
Se ne parlò in modo molto diffuso anche alla fine del XIX secolo quando, le nuove scoperte, gli inizi delle produzioni industriali negli stabilimenti (fabbriche) e i grandi sogni legati all'avvento del nuovo secolo contribuivano a immaginare anche un salto quasi definitivo verso la parità uomo-donna.
In seguito sapremo che non sarà così...
E in quel periodo, per sollecitare l'immaginazione di tutti, alcuni pittori si impegnarono a far descrizione in modo anche provocatorio del Tipo femminile che sarebbe scaturito dalla imminente rivoluzione social-sessuale.
Ecco due esempi ripresi dall'Illustrazione Italiana: il primo del pittore Pietro Saporetti dal titolo "La donna emancipata" , l'artista si cimenta nella descrizione di una ragazza che con gesti, taglio dei capelli, sguardo di sfida e modo di vestire diventa così maschile da incutere quasi timore (fig. in alto); l'altro è del pittore Ernesto Fontana, il titolo è "Piacerò?" (fig. in basso) e come descrizione gustatevi per intero la didascalia del giornale -"La domanda che forma il titolo del quadro ha già ricevuto una risposta dal pubblico dell'Esposizione di Torino (1861) dove il dipinto è stato messo in mostra. Con un viso seducente come quello e sguardi tanto procaci, con quel sorriso, quell'aria risoluta, la piacevolezza e la seduzione del gesto, e quelle spalle e quelle braccia, la bella creatura è più che certa di piacere. Essa formola quella domanda per pura civetteria, pel gesto di rispondere di sì e di pensare a quanti piacerà, e come e sino a quel punto, ed ai giovanotti che la faranno oggetto di arditi attacchi, e alle smanie dei vecchi che le lanceranno delle occhiate piene di risibile entusiasmo"-.
La donna molto femminile con la sua "libertà" di esibirsi, ma che inesorabilmente si espone ai giudizi velati e prurigginosi del redattore della didascalia e la donna molto maschile con la sua ipotetica sfida spavalda al sesso forte, in contrapposizione e nella visione di due artisti uomini chiamati a illustrare l'argomento femminismo per un giornale che sapeva di rivolgersi prevalentemente a un pubblico di maschietti.
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