14/05/11

Saci, l'eroe birichino che ci manca

Sarebbe stato bello se nella mia infanzia di italiano avessi avuto un eroe come Saci (si legge Sasì)
Avrei sicuramente appreso da solo due cose "piccole piccole" come per esempio che nero è uguale a bianco se rapportato a uomini, donne o bambini oppure che la menomazione fisica non fa diventare chi ne è affetto, un soggetto da evitare. 
In Brasile, dove rispetto a noi in fatto di integrazione potrebbero darci lezioni infinite e dove in qualsiasi aeroporto il primo cartello che incontri è quello firmato dal "Governo Federal" e che dice: "BRASIL, UM PAIS DE TODOS", i bambini di questo Stato immenso hanno la fortuna di sognare e crescere con un piccolo birbante dispettoso: Saci Pererê.
Saci è appunto un bambino di colore, molto birichino, ha una sola gamba, fuma la pipa e indossa un berrettino rosso con poteri magici. Le storie narrano che Saci adora fare scherzi e a volte anche danni, come far sparire il cibo degli altri o spaventare i viandanti solitari e gli animali delle fattorie, insomma, uno che quando accade qualcosa per via delle nostre disattenzioni o colpe, lui ne diventa il responsabile. E ancora si dice che per catturare un Saci sia necessario costruire una trappola con un cesto e una volta catturato, senza indugiare sia importantissimo togliergli il berrettino magico, cosicché, reso il povero Pererê inoffensivo, lo si prende e lo si mette in una bottiglia che si dovrà chiudere con un tappo di sughero. Chissà se qualcuno è mai riuscito a imprigionarlo, e magari ora lo tiene nascosto in soffitta. Spero proprio di no!
In tempi di sfruttamento politico-elettorale ed economico di coloro che vengono in Italia pieni di voglia di futuro e che chiamiamo con un sillogismo perfetto EXTRACOMUNITARI, cosicché, nella nostra ignorante pseudo-superiorità ci sentiamo anche al riparo dal sentirci razzisti, mi piacerebbe che un Saci qualsiasi venisse qui a insegnarci cosa è l'impegno e punire tutti coloro che fanno cose improvvide come i nostri politici ai quali pare non freghi nulla del futuro di chiunque. E infine, magari, far resoconto delle punizioni affibbiate da Saci, sui giornali e con un linguaggio destinato ai nostri bambini e al nostro essere anche, sempre, bambini.

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