31/05/11

No al nucleare? Sì, non voglio!

La Germania ha annunciato che dismetterà tutte le centrali nucleari entro il 2022.
In Giappone sta nascendo forte l'opinione che se ne può fare a meno.
Gli Stati Uniti, non dicono niente, ma nel frattempo finanziano la ricerca sull'energia pulita e costruiscono gigantesche centrali a energia alternativa.
Il Governo italiano, fa uno strano accordo con la Francia e ci dice che il futuro è quello dell'energia atomica.
Sposo la decisione della Germania, perché, nel dubbio di una sicurezza che non riguarda solo le nostre generazioni ma quelle future per secoli, voglio insistere a pensare che esistano altre strade.
Decidere per il nucleare sarebbe come se un padre alcolista tramandasse geneticamente e consapevolmente lo stesso vizio e i problemi mentali, fisici ed economici che lo accompagnano, ai figli, ai nipoti e ai pronipoti per diverse centinaia di anni.
No grazie!
L'immagine che allego rappresenta un cartello con il disegno di una città vista dall'alto di notte, illuminata (eccessivamente illuminata) da energia nucleare. Bella, vivace, comunica vita intensa anche di notte, ma provate ad immaginarvi su un aereo in volo notturno a 8.000 metri di altezza, guardate in basso città come Roma, Milano, Parigi, Londra, New York o Sao Paulo, insomma qualsiasi città illuminata da energia prodotta da cose che fanno male al pianeta e a noi stessi, e poi ditevi se per quella scenografia così ad effetto, ma così impalpabile dal basso ci sia bisogno di tanti veleni. Ed ecco che se ci mettete un po' di fantasia vedrete figure, sagome, disegni di ogni tipo formarsi attraverso quei giochi di luce che state vedendo solo voi e pochi altri. Continuate a guardare, privilegiati. Qua e là, ogni tanto vedrete spuntare anche una inquietante figura di teschio!
E il cartello ammaccato, scolorito e arrugginito ci dice che quella, tanto tempo fa era una città illuminata da energia nucleare, ma che però non esiste più.

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