07/05/11

The Telegraph: quando la prima pagina è troppo stretta...

Il compito di un giornale, è in primo luogo quello di ordinatore di una realtà complessa e caotica (nessun altro media riesce a proporre una gerarchia riflessiva e poi chiara e ordinata dei fatti come accade in un giornale), e infatti ci affezioniamo alle testate che immaginiamo in linea con i nostri punti di vista, che ospitano firme che apprezziamo e condividiamo e infine che soddisfano anche la nostra domanda di leggibilità, forma e armonia estetica. 
Impariamo a raggiungere grazie all'abitudine, "soppesando" con le dita, le pagine di un argomento o di un settore che prima di ogni altra cosa siamo smaniosi di andare a vedere o leggere: insomma ci piace di come una redazione intera lavori per un prodotto che sentiamo nostro, perché lo condividiamo e poi addirittura, in modo libero ma anche un po' pretenzioso, arriviamo a immaginare di farne parte, tanto che se qualcosa non ci piace o ci piace molto siamo subito pronti a mandare una mail per far sapere cosa pensiamo (e ogni mail, ogni lettera o ogni fax che arriva dai lettori, in tutte le redazioni del mondo è letto con attenzione e ponderato).
Ma questo post oggi vuol parlare di scelte e in particolare di scelte che a volte, in occasione di eventi e notizie di grande eco, invece essere di aiuto alla loro interpretazione arrivano addirittura a disorientare.
LA PRIMA PAGINA DELL'EDIZIONE SETTIMANALE DEL "THE TELEGRAPH"
Il povero quotidiano aveva programmato tutto, si sposavano William e Kate, una roba che per un tabloid inglese è da ricorrenza epocale... e poi arriva la notizia della morte di Bin Laden. Riesco ad immaginare l'edizione settimanale pronta e confezionata sull'evento rosa che improvvisamente deve subire una radicale trasformazione, oltretutto con i due argomenti che sono disarmatamente respingenti. Guardate come il povero tabloid tenta di risolvere il problema: un occhiello (che è di solito la parte introduttiva di una titolazione) prova a  descriverci cosa accade sotto e recita più o meno così " Un giorno pieno di romanticismo, sfarzoso e giocoso è suggellato con un bacio", e subito la foto senza titolo e senza didascalia dei due "piccioncini reali". Direte, ma chiunque sarebbe stato in grado di riconoscere la dama vestita di bianco e il soldato colorato di rosso, giallo e blu che si baciano, e non solo, tutto il mondo dai bambini di due anni ai nonni di ottanta, sapevano che in quell'isola a nord dell'Europa c'era stato un matrimonio. Ma poi, sotto ancora, a completare visualmente quello che appare come un solo argomento, ecco il titolone di pagina che grida "Osama bin Laden è morto".
Ma caspita, sarà stato anche difficile gestire le due notizie così dissonanti fra loro, ma cosa costava rendere un po' più titolo il testo sopra la foto e spiegare che i due teneri, ricchi, e colorati bacianti anonimi avevano anche un nome?

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