09/06/11

Dire che è demagogia, è demagogia

Demagogia.
Mai come in questo periodo ho sentito usare questa parola così frequentemente. Soprattutto da coloro che tentano di dirci che sono a favore o no a certi quesiti referendari.
Mi chiedo quanti siano in grado di sentirsi soddisfatti  se dietro ad ogni necessità di saperne di più, tutto quello che ci arriva è l'ormai fantomatica, automatica e ridondante parolina: demagogia.
Nessuno spiega, molti parlano senza una preparazione documentabile, nessuno ci pone davanti a dati incontrovertibili, e se i dati sembrano veri, ci dicono che sono vecchi, che chi li ha resi noti è un visionario ecc... ecc...
Intanto i dibattiti si infiammano: si citano i pensieri di altri (gli esperti) senza che mai ci sia dato il piacere di ascoltare il loro diretto punto di vista, si recitano percentuali e numeri, ma quasi mai dichiarandone le fonti, ci illustrano esperienze, studi e investimenti di altri senza che sapremo mai del loro risultato finale. Insomma, una gran confusione di parole, dati e pareri e pseudo-pareri. E quando uno degli interlocutori in qualsiasi confronto sembra andare in difficoltà, ecco che arriva in tutta la sua magica prosopopea la parolina DEMAGOGIA!
E pensare che nel suo significato primario (dal greco Demos, popolo, e Ago, condurre, trascinare) "condurre il popolo" non sembra poi così negativa, ma da sempre il suo significato è: condurre o trascinare il popolo verso una fregatura, più tecnicamente, l'arte di accattivarsi il favore delle masse popolari con promesse di miglioramenti economici e sociali difficilmente realizzabili.
E allora mi viene in mente di come a volte nella nostra testa avvenga un semplice ma imprevedibile miracolo, perché se una cosa ci interessa davvero sappiamo benissimo capire senza tante parole, perché se ci parlano di acqua, per tutti noi significa ACQUA e basta, cioè semplicemente una roba necessaria e nostra. E se ci parlano di nucleare la prima cosa che ci viene in mente sono parole inquietanti come ATOMICO (la bomba), SCORIE, RADIAZIONI, CONTAMINAZIONE, MORTE.
Insomma, lasciateci votare, perché sulle nostre cose ci pensiamo, decidiamo e conduciamo da soli.
Infine, fatemi diffidare di chi ci dice che tutto è demagogia, perché, lui per primo, sta facendo demagogia

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